Il ricordo di Simona Ventura: “Berlusconi mi ha cambiato la vita”

ROMA – Qualche anno fa Simona Ventura disse: «Devo tanto a Berlusconi, è un uomo unico che ha avuto sempre fiducia in me. Ora è un po’ cambiato rispetto agli inizi, ma penso che in fondo lui non cambierà mai del tutto. Forse, ci seppellirà tutti». Da ieri sappiamo che non andrà così, che Berlusconi non c’è più dopo aver lasciato un segno indelebile nella storia d’Italia. Una storia, soprattutto quella sportiva e televisiva, che Simona Ventura conosce molto bene: «Non ho mai detto per chi voto, non ho mai presentato eventi politici, me ne sono sempre tenuta alla larga. Ma con Berlusconi il rapporto c’è sempre stato, perché ha avuto fiducia e considerazione nei miei confronti fin dall’inizio. In queste ore mi vengono in mente tante cose, altre me ne verranno nei prossimi giorni, ma quello che mi sento di dire adesso è che è davvero la fine di un’epoca. E forse noi che abbiamo vissuto il periodo d’oro della tv commerciale ci sentiamo davvero un po’ più vecchi, maturi almeno».

Come vi siete conosciuti?
«Tantissimi anni fa, io lavoravo a Telemontecarlo, lui era presidente del Milan da poco tempo. Ci siamo incontrati a Bergamo prima di una partita contro l’Atalanta e la cosa che mi colpì fu che sapeva il mio nome. Pensavo fosse un caso, o un’eccezione, invece dopo ho scoperto che non era così».

In che senso?
«Il Presidente sapeva tantissimi nomi, conosceva le persone che lavoravano per lui molto bene, ma anche quelle che incrociava per la sua strada. E penso che conoscesse davvero molta gente, non era facile ricordare i nomi di tutti».

Torniamo all’incontro a Bergamo: dopo Telemontecarlo e la Rai lei va a Mediaset.
«Sì, dopo Tmc avevo fatto la Domenica Sportiva e quindi a volte mi interfacciavo con lui in quanto presidente del Milan. Vivevo a Roma, mi capitava di incontrarlo. Quando arrivai a Mediaset per “Mai dire Gol” lui era appena sceso in politica, ma l’impronta che aveva dato all’azienda era chiara, netta. Ed è quella che in gran parte conosciamo ancora oggi. Furono anni d’oro, divertenti, importanti, che hanno cambiato la mia vita e la mia carriera. E lui era presente. Poi, lo ritrovai in Rai quando tornai lì agli inizi degli Anni Duemila».

Il politico, però, nel frattempo era subentrato all’imprenditore.
«Vero, ma su certe cose non è mai cambiato. Credo sia stato un grande comunicatore, forse il migliore che io abbia mai incontrato. E poi da lui ho imparato una cosa che mi è stata molto utile: circondarsi sempre delle persone giuste. Lui aveva davvero un’arte. Non solo: Berlusconi era una persona generosa, chiamava per sapere anche solo come andavano le cose e vi assicuro che nel nostro mondo non è da tutti».

I suoi sono racconti rose e fiori: possibile non abbiate mai discusso?
«In realtà discussioni vere e proprie no. Mi ricordo, però, una volta in cui disse che non avrebbe mai preso Nesta. E invece aveva già firmato. Lui era fatto così, non scopriva mai le sue carte».

Anni fa lei disse che le sarebbe piaciuta una sua telefonata in diretta a sorpresa.
«Me lo ricordo bene, mi sarebbe piaciuta tanto e avrei saputo come rispondere a tono oppure come smorzare tutto. C’era un grande affetto tra di noi. Vorrei aggiungere una cosa».

Prego.
«Silvio mi mancherà tanto. Davvero tanto».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Precedente Inzaghi rinnova con l’Inter e prova l’assalto a Milinkovic della Lazio Successivo Sarri chiama e Milik risponde sì: la Lazio tratta con il Marsiglia